Le 4 aree tematiche dell'Ecomuseo
Scegli in quale scenario immergerti
Il filo conduttore dell’Ecomuseo Aquae è rappresentato dall’acqua nel corso del tempo fino ai giorni nostri. Per questo sono state individuate 4 aree tematiche storiche relative alle vie fluviali, l’arte molitoria, la Grande Guerra e la bonifica, dove la storia si intreccia con il contesto ambientale che nel Veneto Orientale ha una sua specificità valorizzata anche dagli itinerari dedicati.
In particolare: “La rete ecologica del Veneto Orientale” fa capo al sistema Natura 2000 , e comprende 7 siti SIC, 6 siti ZPS e 5 siti SIC/ZPS https://www.regione.veneto.it/web/agricoltura-e-foreste/sic-zps-venezia.
L’area è interessata dal Parco del fiume Sile e dal Parco Regionale di interesse locale dei fiumi Reghena, Lemene e dei Laghi di Cinto. È presente un fitto mosaico di piccole aree di interesse naturalistico, in ambiti agroforestali, zone umide, ambiti litoranei-lagunari e ambiti fluviali, un ambito marino (tegnue antistanti al litorale di Caorle) e boschi di pianura che costituiscono testimonianza degli ultimi relitti dell’antica foresta della Serenissima, integrati da recenti impianti localizzati in aree agrarie (tra cui il bosco Bandiziol-Prassaccon)”.
Fonte: Pianificazione e mobilità sostenibile. Masterplan del Veneto Orientale
Le vie fluviali
Fin dall’antichità, autori come Plinio il Vecchio e Marziale raccontano dei suggestivi paesaggi fluviali e dei corsi d’acqua che caratterizzano la Venezia Orientale, esaltando lo stile di vita e il talento marinaro dei suoi abitanti.
Parti anche tu alla scoperta delle vie fluviali, seguendo il lento scorrere dell’acqua dei fiumi in sella alla tua bici.


L'arte molitoria
Verso il Mille iniziano a diffondersi i mulini ad acqua, che consentiranno nei secoli successivi lo sviluppo e il perfezionamento dell’arte molitoria, anche se le prime testimonianze di questi opifici si riscontrano nel territorio già dall’VIII sec. in seno a fondazioni monastiche. Le più antiche notizie sui mulini nel Veneto Orientale sono legate al fiume Loncon, citato nel 996 in un documento di Ottone III che concedeva al vescovo di Concordia l’immunità sulla selva che si estende dal Lemene al Livenza
La Grande Guerra
L’acqua è ciò che caratterizza queste terre anche in relazione alla Grande Guerra, tra prima linea e retrovie. L’area fu in particolare segnata dagli eventi successivi a Caporetto (24 ottobre 1917) quando l’ultimo baluardo della difesa italiana divenne il fiume Piave, segnando l’inizio dell’occupazione austro-ungarica di molti paesi e l’esodo dei civili. Fu allora che l’acqua divenne strategia per ostacolare la rapida avanzata austro-ungarica.


La bonifica
La bonifica rappresenta la grande trasformazione del territorio in termini non solo ambientali e di paesaggio, ma anche dal punto di vista sociale, economico e di approccio al pensiero della vita in quest’area.
Dall’opera di centuriazione, ai Consorzi di Scolo e Difesa, agli interventi idraulici della Serenissima, passando dalla stagione dei pionieri delle bonifiche private alla nascita dei primi Consorzi di Bonifica all’inizio del Novecento, fino alla successiva fase della cosiddetta “bonifica integrale”.