Ecomuseo

Il progetto AQUAE

L'Ecomuseo della Venezia Orientale

”L’Ecomuseo è un qualcosa che rappresenta ciò che un territorio è, e ciò che sono i suoi abitanti a partire dalla cultura viva delle persone, dal loro ambiente, da ciò che hanno ereditato dal passato, da quello che amano e che desiderano mostrare ai loro ospiti e trasmettere ai loro figli.”
Huges de Varine

Cos'è un ecomuseo?

L’Ecomuseo è una rete partecipata per valorizzare e promuovere, nell’ambito della Venezia Orientale, i patrimoni materiali culturali, ambientali, storico artistici, nonché quelli immateriali fra tradizioni, saperi, eventi, enogastronomia, itinerari, didattica, ricerca, attraverso la partecipazione attiva e consapevole della comunità (Enti, Scuole, Associazioni e Cittadini).

Sono questi infatti gli elementi caratterizzanti degli ecomusei che rappresentano un’occasione di relazione, confronto e fruizione di esperienze utili anche ai fini della qualità della vita nel vivere il territorio attraverso le sue risorse e opportunità.

A differenza dei musei tradizionali, caratterizzati dalla presenza di un edificio e di collezioni di specifiche tipologie di beni, gli ecomusei si identificano con il proprio territorio, hanno un patrimonio materiale e immateriale costituito da tutto quanto vi è di rappresentativo e si rivolgono innanzitutto alla propria comunità, oltre che ai turisti. 

L'idea progettuale

L’idea progettuale si collega al Masterplan della Mobilità Sostenibile, realizzato dalla Conferenza dei Sindaci della Venezia Orientale nel 2019 che aveva individuato nell’acqua un filo conduttore per aggregare le risorse ambientali, storiche e culturali ai fini della mobilità sostenibile.

Il progetto rientra nell’ambito delle attività previste dal progetto “Mobilità sostenibile nel Veneto Orientale”: già presente nel Documento Programmatico d’Area della Conferenza dei Sindaci, ipotizzava in origine l’area del Basso Piave, da un’idea presentata nel 2014 al Comune di San Donà di Piave da Michele Zanetti (Ass. Naturalistica Sandonatese), Corinna Marcolin (il Pendolino), Maria Giovanna Montagner e frutto di un lungo percorso di esperienza, ricerca, studio e conoscenza del territorio maturato nel corso di oltre trent’anni in relazione al basso corso del Piave.
Il lavoro svolto con il Masterplan ha successivamente esteso l’area di progetto alla Venezia Orientale.

Il filo conduttore

Il tema ipotizzato riprende quello individuato dal Masterplan della Mobilità Sostenibile ed è incentrato sulle acque che caratterizzano la Venezia Orientale nelle loto varie forme, attraversando la sua storia dai tempi antichi ad oggi.

L’acqua come natura e come storia funge quindi da aggregatore delle risorse materiali e immateriali presenti sul territorio: culturali, ambientali, storico, artistiche, enogastronomiche, oltre ad eventi (nei vari ambiti, incluso quello sportivo coerente con il filo conduttore dell’ecomuseo), tradizioni e saperi.

Ecomuseo Aquae - Percorsi in bici Venezia Orientale

Perchè "AQUAE"?

La scelta del termine latino del titolo dell’Ecomuseo si associa quindi una storia che ha radici antiche e che fin dall’inizio della vita dell’insediamento dell’uomo in queste terre ha comportato la necessità di rapportarsi con l’acqua quale opportunità, minaccia, risorsa, stimolo all’ingegno.

L’uso del plurale sta inoltre a indicare che l’acqua, in questa area di riferimento della Venezia Orientale, ha più forme tra fiumi, canali, bonifica, lagune e mare che non rappresentano solo il passato e il presente, ma anche un’importante sfida per un futuro sostenibile.

L’Ecomuseo AQUAE è tra quelli riconosciuti dalla Regione del Veneto.