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Colonne di Villa Zuzzi
Villa Zuzzi fu costruita nel 1890, a cura dell’Architetto Raimondo D’Aronco di Udine, vincitore del concorso per la decorazione della facciata della Prima esposizione italiana di architettura, dove venne esposto anche il progetto della Villa Zuzzi.
Nel 1941 la villa subì una sistemazione ad opera dell’architetto udinese Pietro Zanini, che negli anni Venti aveva lavorato nello studio di D’Aronco.
Durante la seconda guerra mondiale, la sua posizione tra il ponte carrabile e il ponte ferroviario, ritenuti obiettivi strategici dall’aviazione tedesca prima e americana poi, le costano la distruzione: Villa Zuzzi viene bombardata nell’attacco aereo del 19 maggio 1944 che mutilò Latisana e rase al suolo San Michele al Tagliamento. Nella notte del 24 dicembre 1944 caddero ulteriori 4 bombe sui ruderi della Villa, già più volte centrata dai bombardamenti che si susseguono fino al 30 aprile 1945.
Durante la ricostruzione nel dopoguerra, l’area su cui sorgeva Villa Zuzzi diventa marginale e cade in stato di abbandono. Le vicissitudini storiche, le vicende urbanistiche, la ricostruzione di San Michele Vecchio hanno comportato uno stravolgimento del sedime dove era collocato il compendio di Villa Zuzzi, tanto da risultare non più rintracciabile. Negli anni ’60 in quell’area fu costruito un bunker militare dell’Esercito Italiano, attivo fino alla fine della Guerra Fredda.
Di Villa Zuzzi oggi rimangono superstiti, del cancello di ingresso, una colonna eretta ed un lacerto di colonna sparso sul pendio della collinetta in terra vegetale formatasi durante i lavori di costruzione dei bunker della guerra fredda negli anni ‘ 60, non più collocate nel sedime originario. Si tratta di due manufatti in pietra naturale, listate a bugnato. Dal confronto con le immagini d’epoca le colonne risultano mancanti degli elementi decorativi posti a finitura superiore.