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Galleria Comunale d’Arte Contemporanea “Ai Molini”
Descrizione: I molini costituiscono forse lo scorcio più suggestivo della città di Portogruaro, posti come sono in mezzo al letto del fiume Lemene.
Si tratta di due edifici quasi simmetrici, con struttura muraria in mattoni, tetto a coppi e fondazioni perimetrali in pietra viva.
Il diritto sui molini di Portogruaro, detti anche di S. Andrea per la vicinanza all’omonima chiesa, fu concesso ai vescovi di Concordia in epoca imprecisata, comunque anteriormente al 1186, data nella quale i molini sono sicuramente esistenti, attestati in una bolla di papa Urbano III.
I molini appartenevano al patrimonio della mensa vescovile, e normalmente venivano dati in affitto.
Nel corso dei secoli i molini furono più volte oggetto di restauro; in particolare nel 1477 ad opera del vescovo Antonio Feletto, e nel 1755 da parte del vescovo Jacopo Maria Erizzo.
Nel 1867, a seguito delle leggi di confisca dei beni ecclesiastici, i molini di S. Andrea diventarono proprietà dello Stato Italiano.
Messi all’asta nel 1870 i molini passarono di mano in mano finché, nel 1928, per il prezzo di 250.000 lire, vennero ceduti al Consorzio di Bonifica Lugugnana.
Acquistati dal Comune di Portogruaro nel 1970, la loro precaria condizione, dovuta essenzialmente alla cessazione dell’attività molitoria che si era svolta per secoli, viene aggravata in modo determinante dal terremoto del 1976.
Importanti lavori di consolidamento e restauro vengono avviati dal Comune tra il 1981 e il 1993.
Nel 1999 vengono messe in funzione anche due nuove ruote.
Dopo l’approvazione, nel 1990, del nuovo Regolamento per la Galleria d’Arte Contemporanea “Ai Molini”, gli stessi riprendono, da dicembre 1993, l’attività espositiva che avevano svolto negli anni Cinquanta.